Advisor | Marzo 2024
Il 77% degli italiani non ha un referente per la gestione dei propri risparmi, tant’è che li concentra nell’acquisto di immobili e in liquidità nei depositi bancari.
L’assenza di un dialogo continuativo con un esperto per la gestione dei propri risparmi equivale alla mancanza della possibilità di realizzare concretamente i propri progetti.
Un terzo dei clienti più patrimonializzati – upper affluent o private – ha un dialogo regolare con il proprio referente per gli investimenti, addirittura, quando questo è un consulente finanziario, la percentuale supera il cinquanta percento.
La ricchezza finanziaria delle famiglie italiane che si affidano a un CF o a un PB cresce mediamente di più rispetto a chi non si avvale di un professionista.
Un’analisi sui dati degli ultimi dieci anni evidenzia che dal 2012 al 2022 la ricchezza delle famiglie che si avvalgono di un professionista è cresciuta mediamente del 165% contro il 14% di chi non può contare su un referente di fiducia.
Tutto ciò ha un impatto anche in termini di disuguaglianza economica e finanziaria, anche se l’Italia è messa decisamente meglio di altri paesi europei.
In base ai primi risultati delle statistiche trimestrali dei conti distributivi sulla ricchezza (Distributional Wealth Accounts) condotte dalla BCE ed elaborate dalla Banca d’Italia, siamo sotto la media Ue per concentrazione della ricchezza, sugli stessi livelli della Francia e dietro la Germania che appare il paese con il maggior grado di disuguaglianza in termini di ricchezza netta.
Ciò non di meno il 5% delle famiglie italiane più ricche possiede il 46% della ricchezza netta totale, è quanto si legge nell’analisi della Banca d’Italia: le famiglie meno abbienti contano principalmente sul possesso dell’abitazione mentre quelle più benestanti detengono un portafoglio più diversificato in azioni, depositi, polizze.
La capacità di risparmio delle famiglie italiane è ancora forte, il 39% degli italiani dichiara di risparmiare senza troppa fatica e il 52% non si sente sereno se non risparmia. Il concetto di risparmio è associato soprattutto a due parole fondamentali: futuro e sicurezza.
Per gestire al meglio i propri risparmi e convertirli in investimenti fruttiferi la fiducia verso il sistema bancario, finanziario e assicurativo è fondamentale e va alimentata con forti dosi di educazione finanziaria.
I più patrimonializzati tra i clienti sono anche quelli più preparati, è lecito domandarsi se costoro sono più edotti in quanto più ricchi o se sono più ricchi in quanto più edotti.
In termini di impatto sulla propria ricchezza la scelta del giusto referente e le proprie capacità di discernere sulle tematiche che attengono alla gestione del proprio patrimonio finanziario pesano per il 66%.
In altri termini un’attività proficua che consente di accumulare un patrimonio significativo pesa per poco più di un terzo, quindi è certamente una condizione necessaria ma non sufficiente perché il patrimonio mantenga il valore nel tempo e possa essere tramandato agli eredi.
La storia ci insegna quanto sia facile sperperare grandi fortune, magari costruite da molte generazioni, l’incapacità di scegliere il giusto referente, uno o più investimenti sbagliati possono mandare all’aria patrimoni accumulati in decenni o addirittura in secoli di attività.
Un buon consulente finanziario e una sana educazione finanziaria possono certamente contribuire a ridurre le disuguaglianze economiche.
Nicola Ronchetti