FINER OSPITA UN TALK SU ARTE E COLLEZIONISMO CON CHRISTIE’S

ArtsLife | 24 settembre 2022

Si è tenuta nella serata di giovedì 15 settembre un’inedita tavola rotonda nel cuore di Milano. Un appuntamento tra professionisti e appassionati di arte contemporanea.

L’occasione è la presentazione del primo catalogo di Galleria Indice, nuova realtà milanese che si concentra sulla promozione della fotografia e che vede tra i suoi artisti Mattia Balsamini, Nicolò Cecchella, Fabrizio Bellomo, Allegra Martin, Silvia Mariotti, Jacopo Valentini, Alessandro Calabrese, Marina Caneve, Emilio Vavarella, Jacopo Rinaldi, Rachele Maistrello, Silvia Bigi, Alessandro Sambini, Giorgio Di Noto, Fabio Barile, Caterina Erica Shanta. Una pratica, la fotografia, da intendere né parallela né subalterna all’arte, ma pienamente inserita al suo interno e ormai, da tempo, capace di stimolare un desiderio collezionistico.

E di collezionismo si è discusso nella cornice del giardino privato di FINER Finance Explorer, insieme al suo fondatore Nicola Ronchetti. Come nasce la voglia di acquistare, da cosa è veicolata e come può evolversi. Ma anche come tutelarsi nell’acquisto, quali precauzioni prendere e quali strumenti possono essere messi in campo per agire nel modo più sicuro ed efficiente. Da qui nasce il talk realizzato in collaborazione con lo studio legale Pavesio e Associati with Negri-Clementi. Ospiti della serata Annapaola Negri-Clementi, partner dello studio, ed Elena Zaccarelli, Specialist, Head of Sale, Milan | Post-War & Contemporary Art di Christie’s.

A introdurre l’argomento i direttori artistici di Galleria Indice, Luca Zuccala e Andrea Tinterri, che hanno raccontato la genesi del primo catalogo pubblicato, realizzato in collaborazione con Cliniq Brand Surgery. Il volume si compone delle opere esposte nella mostra inaugurale del marzo 2022: Fotografia Italiana Contemporanea. Occasione in cui la Galleria, sostenuta proprio da FINER, ha abitato gli spazi dello Scalo Lambrate. Indice infatti non ha una sede fissa, ma si muove ibridamente a seconda delle possibilità e delle necessità. Oltre a operare quotidianamente online. A corredo delle opere dei nove artisti partecipanti, presenti al talk, il catalogo è arricchito dai testi critici dei maggiori esperti di fotografia in Italia. Una pubblicazione che segna dunque un punto di partenza per la Galleria, ma allo stesso tempo ambisce a rimanere nel tempo e farsi punto di riferimento per gli studi successivi.

Per gli appassionati, certo, ma anche per i collezionisti. Tra questi Nicola Ronchetti, che ha dialogato con Annapaola Negri-Clementi ed Elena Zaccarelli sulle criticità del mercato dell’arte. Dalle ragioni che guidano gli acquisti al rapporto tra mercato primario – le gallerie, come Indice – e secondario – le case d’asta, come Christie’s.

Se è vero che l’arte è quasi sempre una questione emotiva, dall’altra non tutte le collezioni riescono a rispecchiare l’intenzione del collezionista. E soprattutto non tutti i collezionisti hanno il desiderio di formare una raccolta coerente. Anche perché, d’altra parte, c’è chi potrebbe acquistare esclusivamente come investimento. Ed ecco dunque che la ricerca dell’opera giusta o dell’artista promettente diventano la vera sfida del compratore. Ma anche della casa d’asta che cerca di guidare i clienti all’acquisto migliore per la loro collezione. E, non di minor importanza, di chi è chiamato a offrire assistenza legale durante la compravendita, che in alcuni casi vale migliaia e migliaia di euro.

Ecco quindi qualche tips che ne ricaviamo. Al fine valutativo, a volte il retro di una tela è più importante del fronte. É lì che spesso si trovano la firma, la data o annotazioni rilevanti; sempre lì, inoltre, si notano alcune criticità conservative e lo stato di salute dell’opera. Un mercato importante è frutto del grande lavoro dell’artista, ma d’altra parte può essere proprio il mercato a spingere un artista a diventare importante. Le gallerie, che solitamente promuovono artisti non storicizzati, hanno interesse che questi entrino nel mercato delle aste. Per farsi conoscere, ma soprattutto per alzare le proprie quotazioni.

D’altra parte le case d’asta, soprattutto le più grandi, operano su artisti di lunga data e devono calibrare le richieste dei committenti – che vorrebbero vendere ad un alto prezzo – con lo stato del mercato, che forse non è ancora pronto per assorbire a quel prezzo una determinata opera. Ogni collezione per dimostrare la propria identità, spontaneità ed emotività, spesso deve avere almeno un’opera totalmente svalutata e un’opera falsa. Parola di Elena Zaccarelli. I falsi, a proposito, incubo di dealer e buyer. Annapaola Negri-Clementi avverte: sempre richiedere tutta la documentazione, dal certificato di autenticità allo stato di conservazione. E inoltre è sempre meglio stipulare un contratto di compravendita ben dettagliato. Più elementi ci sono, meno possibilità ci sarà per i truffatori di vedere riusciti i loro inganni.

Matilda Sereni