Bluerating | Ottobre 2020
Quanto vale un attestato delle competenze acquisite durante un corso, una certificazione o addirittura un premio vinto come miglior consulente della propria rete o tra reti differenti? Questo potrebbe essere determinante per valorizzare la consulenza finanziaria.
La risposta dipende ovviamente dalla credibilità del certificatore, dalla giuria che premia e dalle competenze attestate.
È infatti chiara a tutti la differenza tra una laurea conseguita in un ateneo prestigioso (Harvard Business School, London School of Economics o Bocconi) rispetto a un diploma ottenuto da altre realtà per quanto degne di attenzione (CEPU). Questo discorso vale ancor di più quando si parla di consulenza finanziaria.
Stesso discorso vale per la certificazione delle competenze, dove – ad esempio – il “brand value” di EFPA o di CFA ha un valore molto più importante per chi ambisce a veder certificate le proprie competenze in ambito consulenza finanziaria, rispetto ad un attestato di partecipazione ad un corso di formazione generico non certificato.
Lo stesso dicasi per i premi, dove in questo caso quello che conta di più è la credibilità della giuria, di chi seleziona e segnala i candidati, i parametri di valutazione e la modalità di voto.
Sicuramente nel mondo della consulenza finanziaria e del private banking italiani si sono affermati alcuni premi e riconoscimenti che hanno acquisito negli anni una forte credibilità, confermata dalla maggior parte dell’industria, che ne riconosce il valore, aderendo e segnalando i propri candidati in modo da costituire una platea rappresentativa dell’universo di riferimento (quello dei Bluerating Award ne è un esempio).
Ci sono anche premi che hanno dimostrato la capacità di ingaggiare i partecipanti a una sana competizione sui contenuti, in Italia, ad esempio, ASSOGESTIONI con Contest Is King durante il salone del Risparmio ne è il più fulgido esempio. Appuntamento imperdibile per chi vuol fare della consulenza finanziaria il fulcro della propria attività.
Regole chiare, un algoritmo condiviso e una giuria statisticamente significativa, premiano ogni anno la conferenza ritenuta più valida e utile per il proprio lavoro e la propria crescita professionale al di là – ad esempio – della presenza di ospiti più o meno famosi.
Tra i premi e riconoscimenti nostrani degni di nota che riguardano nello specifico le SGR merita una citazione il Premio Alto Rendimento riconoscimento assegnato dal Sole 24 Ore alle migliori società di gestione. Altri riconoscimenti molto ambiti e riconosciuti dal mercato del risparmio gestito e della consulenza finanziaria nostrani sono i Morningstar Award, che beneficiano oltretutto di una forte valore derivante dai rating emessi dalla stessa società.
Ma al di là delle opinioni e della partecipazione che il mercato italiano sembra riconoscere a questi eventi ci sono due aspetti su cui vale la pena di riflettere.
Il primo è che in Italia premi e riconoscimenti nel mondo della consulenza finanziaria sono meno diffusi che in altri paesi e soprattutto nei paesi anglosassoni, UK e USA in primis, dove alcuni di questi sono addirittura diventati iconici e molto ambiti anche in Italia (ad esempio i Finance Community Awards del Financial Times).
Il secondo tema riguarda la valorizzazione e la comunicazione ai propri pubblici di riferimento – i clienti attuali e potenziali in primis del premio vinto o della certificazione ottenuta- che valorizzano la consulenza finanziaria.
Se le società – banche, reti di consulenti finanziari e SGR – non si lasciano normalmente sfuggire l’occasione di comunicare la conquista di questi premi, altrettanto non si può dire dei singoli professionisti della consulenza finanziaria.
Ad esempio da una ricerca condotta per EFPA qualche anno fa evidenziò come la rilevanza della certificazione in ambito consulenza finanziaria per i risparmiatori e gli investitori italiani fosse maggiore di quella percepita dagli stessi professionisti certificati e non.
Comunicare le certificazioni ottenute e i premi vinti in ambito consulenza finanziaria evitando retoriche autocelebrative e autoreferenziali, ma anzi valorizzando i punti distintivi che caratterizzano i successi ottenuti è sicuramente il modo migliore per accrescere il personal brand di consulenti finanziari e private banker e ad accrescerne la credibilità sul mercato.
Lunga vita dunque ai premi e ai premiati, purché, ovviamente siano destinati ai migliori e ben comunicati, sempre in nome di una consulenza finanziaria di qualità.
Nicola Ronchetti
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