FAI DA TE E CONSULENZA

Investire | Luglio Agosto 2023

ETF, BPT Valore, ma anche popular investor e trading on line, le tentazioni di fare da sé bypassando il consulente è fortissima, l’esercito dei risparmiatori che decidono di investire i propri risparmi in modo autonomo pare non volersi ammutinare.

Questo è confermato anche dall’osservatorio continuativo FINER Finance Mirror che coinvolge ogni anno oltre 10.400 italiani. 

Tra le motivazioni a questa scelta vi è certamente la soddisfazione di occuparsi della gestione del proprio denaro in prima persona (79%), della mancanza di fiducia verso gli intermediari (52%) e della convinzione che agendo senza di loro si possano risparmiare soldi (34%).

La percentuale di italiani che gestisce direttamente i propri investimenti è cresciuta negli ultimi tre anni del 7%, passando dai 2,2 milioni di individui del 2020 a 2,35 milioni nel 2022.

Complici di questa crescita sono le abitudini degli italiani che usano sempre di più la banca on line e i servizi ad essa associata.     

In Italia, abbiamo circa 21 milioni di utenti di conti correnti bancari con accesso online (+ 1 milione rispetto al 2020). Di questi, 3,8 milioni posseggono un conto titoli (+ 200.000 rispetto al 2020), di cui 2,3 milioni di essi gestiscono direttamente il proprio portafoglio titoli on-line, ovvero l’11% dei correntisti online.

Tra questi poi i trader attivi, cioè con almeno un eseguito a settimana sono circa duecentocinquantamila e gli heavy trader, con più eseguiti a settimana e attività intraday, sono quindicimila.

Lato offerta, il mercato dei broker online in Italia rimane molto concentrato: 255 broker di cui i primi 5 rappresentano l’80% del mercato (Fineco, IW Bank, Webank.it Banco BPM, Sella e Directa Sim).

Numeri bassi anche considerato che i clienti supportati da un consulente finanziario in Italia sono cresciuti e oggi hanno superato abbondantemente i quattro milioni e ottocentomila con una crescita costante anno su anno.

Ma il dato certamente più interessante è che solo il 19% degli italiani che ha gestito in modo autonomo, cioè senza avvalersi di un professionista, i propri risparmi dichiara di aver guadagnato.

Come cercare di indurre gli italiani ad avvalersi anche di un consulente finanziario o di un gestore bancario? Il primo aspetto da considerare è che, al di là della maggiore o minore mancanza di fiducia, vi sono due terzi (75%) degli italiani con giacenze medie di liquidità sul conto corrente pari a duecentomila Euro che dichiarano di non essere stati contattati dalla propria banca negli ultimi dodici mesi.

Il secondo aspetto è legato alla sensazione che, anche quando avvengano, i contatti da parte della banca siano scarsamente personalizzati, in latri termini la sensazione di ricevere offerte omologate e di essere un numero e non una persona aleggia tra i più (66%).

Ora se è indubbio che per una banca con milioni di clienti è umanamente impossibile predisporre altrettante proposte, è però certo che le banche abbiano al loro interno informazioni tali da consentire una profilazione dei clienti che possa aiutare i gestori ad essere più mirati e proattivi.

L’Intelligenza Artificiale e il suo utilizzo nelle banche più evolute sta facendo fare passi da gigante in questo senso e certamente contribuirà ad aumentare la quantità e la qualità delle relazioni tra le persone.

E forse proprio in questo sta l’apparente paradosso, là dove non può l’uomo potrà l’algoritmo, purché si limiti ad aprire la porta al dialogo tra persone e non si sostituisca ad esse.

Nicola Ronchetti