FINANZA E PROTEZIONE

Insurance Daily | Febbraio 2022

Banche e compagnie di assicurazione hanno chiuso il 2021 con bilanci record, ma il lavoro da fare è ancora molto. Al di là degli utili, spesso frutto di razionalizzazioni ed efficientamenti, il potenziale di crescita è enorme: da un lato un mare di liquidità sui conti correnti attende chi li possa gestire, dall’altro nove italiani su dieci non sono ancora adeguatamente protetti dai rischi più banali (casa, salute e vita).

Colpa della scarsa educazione finanziaria e assicurativa dei nostri compatrioti? Certamente questa è una delle cause, ma non è l’unica, e certamente non la più importante.

Un’ azienda che vuole eccellere nel proprio settore dovrebbe puntare su (almeno) tre fattori: 1) la credibilità, e la reputazione del proprio marchio, che poi si traduce in maggiore o minore fiducia; 2) la disponibilità e la preparazione delle persone che vi lavorano e che la rappresentano, misurata dalla soddisfazione dei clienti; 3) la qualità dei prodotti o servizi che propone al mercato, misurata dal loro successo.

Se analizziamo ognuno di questi tre elementi singolarmente scopriamo gli ampi spazi di miglioramento che banche e compagnie di assicurazione hanno ancora.

Partiamo dal marchio la cui forza si basa innanzitutto sulla sua conoscenza e poiché se non conosco non posso neanche apprezzare, la palla passa alla comunicazione.

Banche e compagnie di assicurazione, con qualche eccezione, sono la Cenerentola degli investimenti in comunicazione, pochi soldi e spesso spesi più per compiacersi che non per mandare messaggi chiari e distintivi ai propri stakeholder: azionisti, clienti, dipendenti e fornitori (in rigoroso ordine alfabetico).

Certo ci sono eccezioni degne di nota, tra queste soprattutto le banche dei consulenti finanziari – Mediolanum e Fineco in primis tra i big spender – ma recentemente anche Amundi, l’Asset Manager del colosso transalpino Crédit Agricole.

Mediolanum nell’ultima campagna comunica chiaramente la centralità del cliente “la banca come vuoi tu” valorizzando le sue colonne portanti – investimenti, protezione e prestiti – puntando sul digital banking evoluto ma anche sulla figura del consulente finanziario.

Fineco è la banca che semplifica la banca e basta essere cliente di Fineco per capire che non è solo uno slogan. Amundi ha lanciato la prima campagna televisiva e multicanale in Italia, Francia e Germania, focalizzata sul tema ESG rivolto al grande pubblico.

Sulla disponibilità, proattività e preparazione del personale passando dai consulenti finanziari, agli agenti assicurativi e arrivando ai dipendenti bancari, scopriamo realtà che paiono appartenere a mondi diversi. Ci limitiamo quindi a osservare i dati del mercato, da sempre giudice imparziale: record di raccolta per le reti dei consulenti finanziari, soddisfazione dei clienti al massimo.

Quanto alla qualità dei prodotti e dei servizi offerti, i veri giudici, sempre più impietosi, sono i cosiddetti momenti della verità: la liquidazione del sinistro, le performance di un investimento al netto dei costi o l’erogazione di un credito.

Guai a fare di tutta l’erba un fascio, ma siamo sicuri che tutto dipenda solo dalla scarsa educazione degli italiani?

La bella notizia è che il mercato sta già premiando le aziende più virtuose, siano esse banche, reti di consulenti finanziari o compagnie assicurative, alle altre non resta che augurare un grosso in bocca al lupo.

Nicola Ronchetti