PUBBLICITA’ E CONSULENZA FINANZIARIA

Wall Street Italia | Marzo 2023

L’enorme massa di liquidità sui conti correnti degli italiani affonda le sue radici nella nostra cultura contadina: mettere il fieno in cascina.

A questa capacità di risparmiare si contrappone la scarsa fiducia negli investimenti finanziari degli italiani abituati per anni a investire in BOT a rendimento sicuro e capitale garantito.

Sorvoliamo sul fatto che parlare di educazione finanziaria quando la tassazione dei titoli di Stato è al 12,5% e quella dei fondi comuni di investimento è al 26%, è un evidente paradosso.

Anche le banche dovrebbero però fare un po’ di sana autocritica sul tema: il 75% dei risparmiatori con liquidità sul conto corrente media annuale di duecentomila Euro non sente il proprio referente bancario da oltre 12 mesi.

A questa scarsa proattività fa eco un silenzio assordante in termini di investimenti in comunicazione e pubblicità. La pubblicità oltre a essere notoriamente l’anima del commercio è fondamentale per rafforzare il patto di fiducia con l’investitore finale.

Ebbene banche e compagnie assicurative investono in comunicazione solo l’1% del mercato (che in Italia vale € 9MLD), tra i venti top spender non c’è neanche una banca o una compagnia di assicurazioni.

Poltrone e sofà ha investito in pubblicità nel 2022 oltre cinquanta milioni, la prima banca per investimenti è Banca Mediolanum con poco più di dieci milioni, segue Intesa Sanpaolo con poco più di sette milioni, quindi BPER e UniCredit intorno ai cinque milioni cadauna, BNL, CheBanca! e Fineco chiudono la classifica con poco meno di due milioni ciascuna.

Al convegno organizzato da Wall Street Italia a Milano lo scorso 16 febbraio, due degli indiscussi protagonisti del settore della consulenza finanziaria – Massimo Doris AD di Banca Mediolanum e Alessandro Foti CEO di Fineco Bank – hanno fornito alcuni spunti di riflessione.

Banca Mediolanum organizza oltre seimila eventi all’anno che vanno dalle serate clienti sul territorio a eventi che coinvolgono simultaneamente e in tutta Italia decine di migliaia di clienti e potenziali clienti.

Massimo Doris, ha sottolineato il valore della comunicazione e della pubblicità oltre che per rafforzare l’immagine e il patto di fiducia anche per campagne mirate a iniziative specifiche (come il 4% per sei mesi per chi apre Selfy Conto e accredita lo stipendio).

Alessandro Foti, che con la sua Fineco ha realizzato tra le più apprezzate campagne improntate alla semplicità (“la banca che semplifica la banca”) e alla accessibilità della prima banca nativa digitale nata in Italia, ha voluto sottolineare che la miglior pubblicità è la soddisfazione dei clienti e il passaparola.

La priorità per Foti è dunque il fare e il fare bene, la comunicazione poi rafforza il patto di fiducia che deve passare prima da un’esperienza del cliente più che positiva: un milione e quattrocentomila clienti acquisiti confermano la bontà di questa strategia.

Come non essere d’accordo con Doris e Foti, ma le altre banche?

Nicola Ronchetti