Bluerating | Settembre 2024
Le semestrali delle reti hanno confermato un’industria sana e in continua crescita con risultati ancora più positivi (mediamente di un + 10%) rispetto a un anno fa.
Certo i tassi di interesse hanno dato un aiutino, soprattutto a quelle banche reti maggiormente caratterizzate da impieghi – prestiti e mutui ai clienti – con la BCE che paga i depositi infruttiferi dei clienti un sontuoso 3,75% alle banche depositarie.
Che con questi tassi avere una banca sia una manna, lo conferma anche la nascente TNB (The New Bank) di AZIMUT (l’unica rete tra le big a non avere una licenza bancaria): alla sfida di creare una fintech che valorizzi appieno il Gruppo fondato da Pietro Giuliani vi è anche l’obiettivo di cogliere le opportunità che i tassi positivi stanno dando e daranno per i prossimi anni.
Ma al di là dei fattori esogeni, il dato di fatto è che le reti dei consulenti finanziari rappresentano un’eccellenza nel panorama delle banche, il loro modello di servizio è quello vincente, rappresentando il giusto connubio tra piattaforme digitali all’avanguardia e professionisti al servizio dei clienti.
E sono proprio loro, i consulenti finanziari, i veri artefici del successo delle reti: la loro soddisfazione, il loro senso di appartenenza e quindi la capacità – da parte di chi li guida – di farli sentire parte di un progetto e di una squadra sono i fattori che determinano il successo delle loro stesse reti.
La motivazione dei consulenti finanziari viene alimentata quotidianamente, da parte dei manager di rete e dalle figure apicali, contribuendo a dare la carica emotiva necessaria al raggiungimento di obiettivi sempre più sfidanti.
È interessante constatare l’esistenza di una correlazione tra la soddisfazione dei consulenti finanziari e i risultati finanziari delle reti: le reti con i consulenti mediamente più soddisfatti registrano i migliori risultati, sia in termini di raccolta che di margini.
Oltre venti anni di ricerca dimostrano inequivocabilmente una correlazione matematica tra soddisfazione dei consulenti finanziari e risultati economici e finanziari delle reti a cui essi appartengono.
Questa correlazione, riscontrabile in quasi tutte le organizzazioni, è però certamente maggiore rispetto ad altre che operano nello stesso settore (banche tradizionali, società finanziarie e di gestione del risparmio), a dircelo sono le serie storiche degli ultimi due decenni di analisi della soddisfazione dei CF.
Anche questo anno abbiamo infatti avuto una piacevole conferma: i risultati finanziari delle semestrali delle reti trovano un riscontro empirico nei numeri della soddisfazione media dei consulenti finanziari intervistati nell’ambito del monitoraggio annuale FINER CF Explorer che ha coinvolto oltre 5.000 professionisti delle 15 reti che rappresentano oltre il 95% del mercato.
In particolare crescono mediamente del + 10% – rispetto allo scorso anno – la soddisfazione complessiva, il senso di appartenenza e il coinvolgimento.
La soddisfazione dei consulenti finanziari e i risultati finanziari delle reti a cui appartengono sono come le convergenze parallele: apparentemente disgiunte ma accomunate dalla stessa traiettoria e dalle stesse dinamiche.
Investire sul coinvolgimento e sulla soddisfazione dei propri consulenti finanziari è dunque il mantra che garantisce al contempo la capacità di trattenere e attrarre i migliori talenti e raggiungere i migliori ritorni economici.
Evidentemente chi guida le reti lo ha capito prima e meglio di altri.
Nicola Ronchetti